“Da qualche parte, qualcosa di incredibile attende di essere conosciuto.”
Si parte con tanto entusiasmo dopo un anno e mezzo di fermo ritorna a Campagna presso la piscina A.S.D. Acquatic Gio il progetto "Acquapsicomotricità e Autismo" in collaborazione con C.PM Brescia - Scuola di Psicomotricità La diffusione della dimensione pedagogica del corpo e del movimento, associata agli aspetti essenziali caratterizzanti la disciplina psicomotoria, acquista maggior importanza nel momento in cui vi è la possibilità di educare con il corpo e il movimento in situazioni in cui, questi, sono talvolta gli unici canali a disposizione per rapportarsi con sé stessi e
con la realtà esterna. Questo è il caso dei bambini autistici, con l’aggravante dovuta all’impossibilità di usufruire di un uso corretto delle informazioni percettive, interne o esterne che siano. Per tale ragione, si è pensato che il contesto acquatico potesse rappresentare un modo attraverso cui poter far accedere il bambino alla possibilità di amplificare le proprie capacità di percezione. L’acquapsicomotricità è in grado di agire sulla gratificazione e sul tono dell’umore, modificando elementi contestuali studiati in maniera particolareggiata dall’Analisi Applicata del Comportamento (secondo livello formativo). Un esame delle variabili modificate attraverso la pratica dell’acquapsicomotricità può costruire collegamenti tra questa disciplina e l’Analisi del Comportamento, con ricadute concettuali e strategiche dall’intersezione delle due discipline, in modo particolare nel trattamento dei bambini con disordini generalizzati dello sviluppo. L’operatore responsabile delle attività deve possedere un bagaglio formativo caratterizzato da un sapere di tipo psicopedagogico, psicomotorio oltre che aver maturato un percorso di indagine personale a livello corporeo e acquatico-motorio.
Il progetto è rivolto a 12 bambini e ragazzi con autismo
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