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Autismo
L'autismo è una condizione del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d'interessi e comportamenti ripetitivi. I genitori di solito notano i primi segni entro i due anni di vita del bambino e la diagnosi certa spesso può essere fatta entro i trenta mesi di vita. Attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione.
Più precisamente, data la varietà di sintomatologie e la complessità nel fornirne una definizione clinica coerente e unitaria, è recentemente invalso l'uso di parlare più correttamente di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders), comprendendo tutta una serie di patologie o sindromi aventi come denominatore comune le suddette caratteristiche comportamentali, sebbene a vari gradi o livelli di intensità.
I Disturbi dello Spettro Autistico si manifestano in genere nei primi anni di vita del bambino. Generalmente i genitori sono i primi a rendersi conto delle difficoltà del loro bambino già dai 18 mesi. In casi molto lievi questo può accadere anche dopo i 24 mesi. In alcuni bambini i genitori riportano uno sviluppo apparentemente adeguato fino ai 18 mesi seguito da un arresto e/o da una regressione di competenze già acquisite.
A livello di classificazione nosografica, nel DSM-IV è considerato rientrare nella categoria clinica dei disturbi pervasivi dello sviluppo, cui appartengono, fra le varie altre sindromi, anche la sindrome di Asperger, la sindrome di Rett e il disturbo disintegrativo dell'infanzia.
Con l'uscita del DSM-5, la categoria dei disturbi pervasivi dello sviluppo e tutti i disturbi in essa compresi (con l'eccezione della sindrome di Rett) è stata sostituita da un unico disturbo che li comprende tutti: il disturbo dello spettro dell'autismo o comunemente detto Disturbo dello spettro autistico. L'asse a cui il disturbo fa riferimento è, nella classificazione del DSM-5, quello dei disturbi del neurosviluppo.
Dall'autismo non si "guarisce", ma attraverso interventi mirati e scientifici come l'Analisi del Comportamento Applicata ( A.B.A.) si possono avere importanti e significativi miglioramenti.
Quali sono le prime manifestazioni:
1) Assenza totale o parziale del linguaggio
2) Camminare sulle punte dei piedi
3) Allineare oggetti
4) Disinteresse verso ciò che lo circonda
5) Non indica
6) Mancanza di contatto oculare
7) Rotea su se stesso
8) Mancanza di interazione con i coetanei
9) Isolamento verso i coetanei e i familiari
10) Comportamenti autolesionistici ( si morde, si fa male ecc.)
11) Stereotipie verbali e/o motorie
12) Comportamenti ripetitivi
13) Selettività alimentare
14) Comportamenti Problema
Test specifici utili che guidano i clinici nel percorso diagnostico sono l'ADOS-2 (Autism Diagnostic Observation Shedule-2nd Edition)
e l'ADI-R (Autism Diagnostic Interview-Revised).
Il primo si basa sull'osservazione del gioco mentre il secondo test è un'intervista raccolta dai genitori per indagare la presenza di sintomi dello spettro.
È indispensabile in fase diagnostica indagare, oltre alla sintomatologia legata all'autismo, il funzionamento cognitivo, adattivo e le capacità linguistiche del bambino.
Data la specificità della sintomatologia presentata dai bambini con Disturbo dello Spettro Autistico risulta utile adottare strategie di interazione che si adeguino il più possibile alle loro difficoltà di interazione e di comunicazione.
È utile, infatti, nell'interazione con il proprio bambino tenere presenti alcuni accorgimenti:
- mantenere una postura che favorisca il contatto dello sguardo e l'interazione faccia a faccia;
- seguire l'interesse del bambino per provare a coinvolgerlo in attività condivise;
- parlare con un linguaggio semplice, adatto alle competenze linguistiche del bambino.
Per i genitori può essere utile, soprattutto nelle prime fasi dopo la diagnosi, intraprendere un percorso di Parent Training Mediata dai Genitori per favorire una corretta modalità di interazione con il bambino.