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Leggi e Normative
Non solo per gli handicap della deambulazione: anche le patologie mentali rientrano tra i casi per i quali è possibile il rilascio del contrassegno per il parcheggio invalidi.
Non solo in caso di patologie fisiche relative al movimento: anche chi soffre di altre patologie invalidanti, quale per esempio l’autismo o altre malattie mentali, ha diritto a ottenere il rilascio del contrassegno invalidi per l’automobile. Lo ha chiarito il Ministero dei Trasporti con un parere diffuso recentemente [1].
A stabilire se l’handicap che affligge il cittadino sia meritevole del rilascio o meno del contrassegno invalidi deve essere il medico dell’ASL competente per territorio. Solo questi può stabilire se il richiedente, qualora affetto da patologie teoricamente non limitative del movimento ma che attengono solo a vizi della mente, possa ugualmente essere accreditato per il rilascio del contrassegno per il parcheggio invalidi. Infatti, sebbene quest’ultimo certificato sia tradizionalmente collegato a una limitata capacità a deambulare, la legge è molto più generica e non fa riferimento solo a problematiche di carattere fisico. Ben potrebbero, al contrario, rientrarvi anche disturbi di tipo mentale e lo stesso autismo, patologie queste che, in definitiva, non meno di un problema – per esempio – agli arti, impediscono al soggetto una autonoma mobilità in sicurezza.
L’ultima parola spetta dunque al medico della struttura sanitaria locale, ma per il Ministero non ci sono ostacoli all’ampliamento della casistica tradizionale per il rilascio del contrassegno invalidi.